Le saline di Marsala si trovano all’interno della riserva naturale orientata dello “Stagnone”, una laguna con bassi fondali compresa tra le quattro isole di Mozia, Isola Grande, Schola e Santa Maria. La laguna è di antichissima formazione, alcune fonti la farebbero risalire all'epoca della colonizzazione fenicia di Mozia, altre sostengono che sia più tarda. Certa ne è l’esistenza all’epoca di è Federico II che le cita nelle Costituzioni di Menfi, rendendole monopolio della corona. Si è formata a seguito di movimenti della sabbia dovuti alle correnti sottomarine che hanno creato l'Isola Grande intorno a due originari isolotti. La nascita dell'isola ha chiuso una parte di mare in origine aperta e qui, non essendoci correnti necessarie al ricambio, l'acqua è divenuta stagnante, con una salinità al di sopra del normale. Si è venuto a creare un ambiente molto favorevole all’attività di estrazione del sale che viene praticata ormai da secoli, facendo evaporare l’acqua marina incanalata in speciali vasche, per poi raccogliere il sale. I mulini a vento, del tipo “Olandese” a stella venivano utilizzati per il pompaggio dell’acqua all’interno delle vasche e per la macinazione del sale. Lungo uno dei canali si possono vedere i cumuli di sale, a forma di tetto a capanna, lasciati all'aria ed alle piogge (per lavare via le impurità) e poi coperti di tegole per essere riparati dalle intemperie e dallo sporco.